KORA – La pietra di Artfis
FREDERIK MC MARK
Rad
«Sentite, ho accettato di venire con voi per un reciproco tornaconto, a me faceva comodo fare il viaggio in compagnia e mangiare qualcosa di caldo, a voi di essere protetti. Io la mia parte la sto facendo, ma dovete obbedire se volete arrivare incolumi, se la cosa non vi piace, sciogliamo il patto.»
«Credete veramente a questa storia? Lo spirito di un mago defunto che ritorna per vendicarsi del mago che l’ha ucciso?»
«Pessima idea le donne assassine, non puoi mai contare su di loro.»
Max
«Ho bisogno di tempo per riuscire a padroneggiare tanta magia. Il periodo è troppo lungo, devo risolvere il problema del bosco quanto prima.»
«Adesso sì. Allora non avevo idea del percorso che avrei intrapreso, lei aveva un particolare dono per le imboscate e quella sembrava la soluzione migliore. Non ho saputo più nulla di entrambi.»
«Vedrai, il piano per l’esercito di Nyma è già in atto. I motivi in realtà sono due, sono nato a Solenot, città di Nyma, quando il re Godredo si è sposato BaBB Hara fu anche incoronata regina, io con tutto il popolo eravamo alla cerimonia e vedendola mi sono innamorato di quella donna. È diventata la mia più piacevole ossessione, la voglio a tutti i costi, la voglio tutta per me.»
Capitano Wilson
«Siete solo un vigliacco, lo avete colpito alle spalle, al momento opportuno. Ve la farò pagare, avete la mia parola»
«Lo conoscevo bene il colonnello, non era una persona che perdeva la calma, anche nelle situazioni più difficili. In battaglia ha cercato di uccidere solo quando era costretto, preferiva combattere con la spada e mirava a disarmare l’avversario. A mani nude non l’ho mai visto aggredire nessuno e soprattutto per futili motivi.»
Il capitano si lasciò guidare, arrivando vicino alla parete dove sulla sinistra un piccolo sentiero nascosto da finti bordi in roccia si inerpicava su per la montagna. Vedendolo non ebbe alcuna esitazione ad ammettere: “Se non mi avesse portato Xamal non ci crederei”. Girandosi verso il cavallo disse: «Grazie».
Anna
«Non dovrò stare con altri uomini?»
«Hai ragione, amore, io ho preso solo lo stretto necessario ma il tuo armadio è troppo piccolo, così li ho dovuti comprimere per farci stare anche i miei, guarda meglio, sono sul lato sinistro.»
«Amore, sono qui con Damax, ci stiamo provando dei vestiti nuovi. Non beviamo birra… sai che ingrassa» rispose Anna irritando Rad.
Pipobono
«È un uomo pericoloso è meglio starci alla larga» tagliò corto Pipobono ricordandosi quasi niente della serata passata con lui e le dame di corte.
«Vi ringrazio per la vostra calorosa ospitalità e per avermi ricevuto con così poco preavviso. Sono onorato della vostra conoscenza e vorrei dirvi che non sono qui per creare dei problemi, mi è stato dato l’incarico di trovare due persone e avrei bisogno di alcune informazioni.»
«Lo sto cercando perché dovrebbe essere morto! Ti prego non mi mangiare, non sono buono come le pecore»
BaBB Hara
«Caro, il generale è preoccupato come lo sono io»
BaBB Hara capì che se voleva salvare il resto della popolazione doveva cedere alle richieste. “Spero solo che non superino la morte stessa.” A quel punto rispose: «Va bene, hai vinto… Cosa vuoi per non fare un altro massacro?».
«Un contadino…» BaBB Hara restò perplessa, nella sua mente i pensieri si rincorrevano, alla fine disse: «Va bene, farò tutto quello che posso per il mio popolo e per i miei amici di Aresia».
Plintos
«Non è possibile, questo alloggio vi è stato assegnato su ordine diretto dell’imperatore. Io posso solo provare a migliorarlo per le sue esigenze. Per esempio, la donna che vi ha portato il vestito vi terrà l’alloggio in ordine. Verrà a riassettare e pulire quando voi siete assente.»
«Niente di specifico. In riunione questa mattina il funzionario degli approvvigionamenti si lamentava che ieri il mangiare in arrivo dalla zona ovest era in ritardo per via di un assembramento di persone che bloccavano il passaggio dei carri, non so se sia pertinente ma potrebbe trattarsi del predicatore.»
«Non ringraziatemi, evitate la guerra. Adesso vi accompagno alle vostre stanze, potrete fare un bagno caldo, poi vi sarà servito il pranzo speciale, la cuoca era contentissima quando ha saputo chi erano gli ospiti. L’appuntamento con l’imperatore e la regina è previsto alle 16.30 di oggi, io non riuscirò a venire, purtroppo ho degli impegni inderogabili»
Manuela
«Ho paura che sia qui per ucciderci»
Poi riflettendo su quello che aveva appena sentito, Manuela chiese: «Scusatemi se ho pensato prima ai nostri affari, ma se è all’ultimo sangue…»
«Avevi ragione, è una storia triste, non capisco come una madre possa far questo al proprio figlio. Noi non abbiamo figli ma se un giorno dovessimo averli, né io né Giovanni permetteremmo una situazione del genere. Nessuno dovrebbe sfruttare così un figlio, mi spiace molto e ti chiedo scusa se ti abbiamo fatto ricordare dei brutti momenti»
Giovanni
«Buongiorno, sono Invecchio Giovanni e questa adorabile donna è mia moglie Manuela. Siamo dei commercianti di erbe mediche. Avete bisogno di un aiuto?»
«Speriamo non ce ne siano altri qui vicino, non so se riuscirò a far tornare a dormire Manuela, si è spaventata molto.»
«Non dovevate, conoscendola, Manuela si sentirà in debito per il resto della vita. Ha notato che tipo di abiti indossa Anna, sono di una qualità che noi non possiamo permetterci.»
Cala
Nell’avviarsi a scontare la sua pena e nonostante il rischio di vita appena evitato si concentrò solo su un pensiero: “Rad, la tua morte è stata solo rimandata”.
«Durante l’addestramento mi ha dato una carica di magia enorme, ero tranquilla, pensavo che mi facesse lo stesso effetto, invece dopo i primi cinque giorni ho iniziato a sentire un lento ma inesorabile prosciugamento, come se mi avessero schiacciata con una enorme pietra succhia magia.»
“Non riesco a centrarlo, dovrò attaccarlo frontalmente, un attacco corpo a corpo è sempre la cosa migliore da fare!”
Pataia
«Fermati! Non c’è solaio, cadrai per almeno sette econ! Se hai le ali va bene, altrimenti…»
In quel momento era ignaro che dietro a lui sulla sua destra Pataia lo stava spiando e contemporaneamente comunicando: “Spirito, è il capitano Wilson, sembra disorientato. Cosa devo fare?”.
«… ma come faccio ad avvicinarmi all’imperatore?»